Il bdsm nella letteratura erotica
Il BDSM indica un insieme di pratiche sessuali e più in particolare: bd sta ad indicare bondage e disciplina; ds dominazione e sottomissione; sm sadismo e masochismo. Il bondage è caratterizzato da pratiche basate su costrizioni fisiche: da semplici legature quali corsetti, busti e lacci fino all’impedimento di qualsiasi movimento del corpo (la cosiddetta mummificazione).
La dominazione – sottomissione fa riferimento non solo all’aspetto psicologico, in cui ciascuno è consapevole del ruolo che svolge (master o dominante e slave o dominato), ma coinvolge anche il resto, vale a dire un certo tipo di abbigliamento e accessori (fruste,stivali) sia comportamenti al di fuori del rapporto sessuale.
Il sadismo – masochismo contempla un insieme di pratiche sessuali che implicano sofferenze fisiche e mentali sul partner. Il Bdsm è al centro della trilogia di romanzi erotici della scrittrice inglese E.L James “50 sfumature di grigio”, “50 sfumature di nero”, “50 sfumature di rosso”. Questi hanno per protagonista la giovane studentessa Anastasia, che intesse una relazione con l’affascinante e potente Christian, una storia di sesso caratterizzata da pratiche erotiche e di bdsm. Ciò che caratterizza le pratiche bdsm è il loro carattere consensuale: infatti le tre regole che le caratterizzano sono ssc, ovvero sano, sicuro, consensuale.
E’ sano perché è improntato alla soddisfazione di entrambi; è sicuro perché è previsto l’uso della parola di sicurezza che permette di interrompere il gioco in qualsiasi momento; è consensuale perché ognuno accetta il proprio ruolo. A proposito del carattere consensuale di tali pratiche, un’interessante opinione è quella espressa da Valerie Tasso, ex prostituta di lusso ed autrice di “Diario di una ninfomane”, ad un periodico francese; la scrittrice infatti sostiene che “il sadomasochismo è la pratica sessuale più democratica”. Vediamo meglio cosa intende dire l’autrice. Alla base del sadomasochismo vi è un patto. E’ un gioco nel quale c’è molta comunicazione tra le parti. Il bdsm è affascinante perché non si fa nulla che l’altro non voglia. Tutto ciò che non rientra nelle tre regole del sano – sicuro – consensuale non è bdsm ma semplicemente violenza.
Pratiche bdsm sono al centro anche del romanzo erotico “Histoire d’O” della francese D. Aury, la cui protagonista O, quale prova d’amore nei confronti del fidanzato René accetta di essere oggetto di pratiche sessuali di ogni tipo da parte di altro uomini. Nel “Diario di un dominatore” P. le Sage descrive l’educazione che egli impartisce a donne e fanciulle nel suo palazzo, tra pratiche erotiche e giochi di sottomissione.
Ma perché si pratica il bdsm?
Innanzitutto tali pratiche non riguardano solo il sesso ma coinvolgono anche la componente psicologica. Infatti il dolore se provato fino a determinati livelli stimola il piacere. Ciò che davvero sottostà alla filosofia di vita (perché tale è) del bdsm è provocare piacere nell’altro, sia nel dominante che nel dominato. Grazie a questi due ruoli ciascuno può sprigionare la vera libido che è in lui/lei, senza pregiudizi sociali. Per chi lo pratica è un modo più vero, potremo dire più primitivo, di vivere la propria sessualità. Il rapporto tra i due si basa sulla fiducia reciproca, in cui ognuno dà qualcosa all’altro ma in cui l’unione tra i due è molto di più della semplice somma delle due parti.